Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) nel periodo Perinatale

Cos'è il Disturbo Ossessivo - Compulsivo (DOC) nel periodo perinatale?

Nelle donne, il periodo perinatale (che va dall’ultimo trimestre di gravidanza ai primi mesi dopo il parto) rappresenta un momento di aumentata vulnerabilità ad alcuni problemi psicologici.

La depressione post-partum è sicuramente il più conosciuto tra questi, ma anche i disturbi d’ansia sono molto frequenti.

Le donne nel periodo perinatale hanno un rischio tre volte maggiore, rispetto alla popolazione generale, di sviluppare il disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC).

Il DOC è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di pensieri intrusivi ricorrenti che provocano ansia (le ossessioni) e dall’urgenza di eseguire rituali che servono per neutralizzare l’ansia indotta dalle ossessioni (compulsioni).


Come si presenta il DOC nel periodo perinatale?

In gravidanza le ossessioni si concentrano soprattutto sulla paura di contaminare il feto, inducendo le mamme a continui lavaggi e rituali di pulizia. Nel post-partum invece prevalgono paure continue che al bambino possa capitare qualcosa di terribile e di esserne volontariamente o accidentalmente la causa. Tali paure sono così angoscianti da indurre le madri a continui controlli che il bambino stia bene o ad evitare di rimanere sole con lui, per paura di fargli del male.

Questi pensieri, molto comuni tra le neomamme, non indicano necessariamente la presenza di un disturbo psicologico. 


Quando diventa un problema?

Quando questi pensieri diventano eccessivamente frequenti ed intrusivi, provocano molta angoscia, compromettono il funzionamento lavorativo, sociale, familiare ed interferiscono con lo stabilirsi di un sano e corretto legame madre-figlio, allora vuol dire che si tratta di qualcosa di più di una comune preoccupazione.


Cosa fare?

E’ importante non sottovalutare il problema perché, se non trattato, può avere serie ripercussioni sull’intera vita familiare, nonché far aumentare il rischio materno di sviluppare altri disturbi psichiatrici, come la depressione postpartum.

Oggi esiste un tipo di intervento, la terapia cognitivo-comportamentale, che si è dimostrata superiore all’impiego dei farmaci nel trattamento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo nella popolazione generale: dal 70% all’80% dei pazienti raggiunge dei risultati clinicamente significativi, con una riduzione dei sintomi che si approssima tra il 50% e il 60%. Esistono prove che supportano l’uso di questo approccio terapeutico anche nel periodo perinatale.

Bisogna evitare che il disturbo si cronicizzi: rivolgetevi tempestivamente al vostro ginecologo o contattate la dott.ssa Pelle, specialista in Psicoterapia Cognitvo-comportamentale.

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